Prospezione Georadar in Località La Vesca – Comune di Sanremo
Purtroppo capita sempre più spesso che le condotte idriche presenti nel sottosuolo, per le motivazioni più varie, col tempo si deteriorino, dando luogo a fenomeni spiacevoli come l’improvvisa rottura di una porzione di tubatura con conseguente sversamento più o meno ingente di liquidi sia nel sottosuolo che in superficie. Nel caso in questione, ad esempio, la scarsa manutenzione della condotta idrica dell’Acquedotto del Fiume Roya (Ponente Ligure) ha fatto si che nel Comune di Sanremo, a seguito di oscillazioni di pressione dell’acqua all’interno della condotta, si sia generato un grosso squarcio sulle pareti della tubazione, che ha conseguentemente allagato e danneggiato parte della Via Aurelia in località La Vesca. Per procedere al ripristino della viabilità in questo tratto di strada, si è voluto procedere, giustamente, con tutte le cautele del caso. In particolare, prima di sistemare la carreggiata e riaprire la strada al traffico, si è voluto eseguire una prospezione Georadar al fine di individuare eventuali vuoti che possano essersi generati nel sottosuolo a seguito dell’intensa movimentazione di acqua nel sottosuolo verificatasi subito dopo il verificarsi della perdita. A seguito di questa urgente esigenza sono stato contattato da Amaie S.p.a. per eseguire al più presto tale indagine, in modo tale da consentire la riapertura della Via Aurelia nel minor tempo possibile.
A seguito della richiesta di eseguire urgentemente questa prospezione è stato immediatamente pianificato l’intervento. In questo caso il rilievo è stato effettuato eseguendo scansioni sia in longitudinale che in trasversale secondo una griglia di acquisizione imposta dall’Anas, che prevedeva l’esecuzione di 5 allineamenti longitudinali e una serie di allineamenti trasversali più diradate nella zona più distante dalla grossa perdita, e più ravvicinate in prossimità di quest’ultima.
Per l’esecuzione di questa prospezione è stato impiegato l’array completo, in modo tale da consentire di acquisire 6 scansioni contemporaneamente con una sola passata. Eseguendo pertanto tutte le scansioni secondo la griglia che è stata imposta da Anas, la mole di dati che si è riusciti ad ottenere è risultata pertanto 6 volte maggiore di quella originariamente richiesta.
Le operazioni di acquisizione si sono svolte nell’arco di mezza giornata. In questa fase il Georadar è stato fatto scorrere sia sulla porzione asfaltata, e quindi non direttamente interessata dai lavori di ripristino del manto stradale, sia in prossimita della perdita, dove a causa dei lavori la superficie è stata privata dell’asfalto.
Dalle scansioni eseguite è stato possibile rendersi conto dell’effettivo percorso dei sottoservizi presenti al di sotto dell’area di indagine, e riconoscere eventuali anomalie generate dalla possibile presenza di vuoti, o di ulteriori accumuli idrici. Fortunatamente nel corso dell’analisi dei radargrammi non è stato rilevato alcun vuoto particolarmente preoccupante, e la Via Aurelia è stata fortunatamente riaperta senza problemi. Tuttavia, pur non essendosi generate cavità significative a seguito della perdita dall’acquedotto, l’indagine è servita a rinvenire tutta una serie di zone interessate da assorbimenti anomali di segnale, generati da accumuli idrici nel sottosuolo. Questi molto probabilmente sono generati a loro volta da ulteriori perdite di fluidi nel sottosuolo, che in futuro potrebbero potenzialmente provocare ulteriori danni alla strada e agli edifici limitrofi. Le perdite in questione sono state così segnalate alla committenza e posizionate su planimetria mediante software Autocad, così da consentire loro di pianificare facilmente una futura campagna di manutenzione più approfondita.