GPS RTK e Cercatubi nelle Prospezioni Georadar
Oggi voglio scrivere questo nuovo articolo per inaugurare i nuovi acquisti dello studio. Oggi infatti entra a far parte del parco macchine un GPS RTK Geomax Zenith Pro 35 e un cercatubi Geomax Ezicat I550. Il primo è un validissimo strumento consentirà non solo di estendere i servizi dello studio anche al campo topografico, ma svolgerà un’importantissima funzione soprattutto nell’esecuzione delle prospezioni georadar. Abbinato al Georadar, il GPS permetterà di effettuare le scansioni georeferenziandole con la precisione del centimetro e senza il bisogno di tracciare alcuna griglia di acquisizione sulla superficie da indagare. Se fino a adesso, infatti, le operazioni di acquisizione dei dati sono sempre state precedute dalla tracciatura, sulla superficie, della griglia di acquisizione mediante bomboletta spray o gessetti, in modo tale da seguire con sicurezza la traiettoria corretta dei singoli allineamenti, con l’ausilio del GPS questa fase viene completamente bypassata, in quanto il sistema di posizionamento così impiegato consentirà di registrare in tempo reale la posizione del georadar, indipendentemente dal fatto di seguire o meno una traiettoria perfettamente rettilinea.
In questo modo si avrà un duplice beneficio: sarà infatti possibile eseguire le prospezioni in minor tempo, e con precisione estremamente maggiore, permettendo di raggiungere così una maggiore risoluzione e nitidezza nell’elaborazione delle tomografie georadar. La cosa fondamentale, infatti, che sta alla base di una buona tomografia georadar, è la precisione nel posizionamento delle scansioni: maggiore è la precisione nel posizionamento degli allineamenti all’interno della griglia di acquisizione, maggiore sarà la precisione e la qualità con cui l’algoritmo tomografico riuscirà ad elaborare il prodotto finale.
Il cercatubi invece rappresenta uno strumento di supporto, sempre alle prospezioni georadar mirate alla ricerca di sottoservizi, in quanto permetterà di rilevare la presenza di buona parte delle utenze presenti nel sottosuolo direttamente sul campo durante la fase di acquisizione. L’acquisto di questo strumento permetterà così di snellire notevolmente l’elaborazione e interpretazione dei dati georadar, in quanto sarà già possibile rendersi conto durante la fase di acquisizione, di quali saranno gli andamenti di una parte delle tubazioni presenti nel sottosuolo, affrontando così l’elaborazione dei dati con maggiore consapevolezza delle eventuali criticità dell’area oggetto di studi.